Nel passato vivo condannato

Scrivo la vita
E il suono degli amanti
Fra i gemiti stanchi
Di due corpi vinti.
Leggo la fame
Negli occhi degli obesi
E la dignità
Nello sguardo degli offesi.
Compongo la sinfonia
Degli stolti ed ignoranti
Di chi non indovina,
Di fate e di mercanti.
Sento dentro me
La sete dei perdenti
La storia non descrive
L'odio dei sofferenti.
**Vivo la storia
Di chi è memoria
Di chi è passato
Nel presente condannato.
Vivo la storia
Di chi è memoria
Di chi è passato
Nel presente condannato.**

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