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Borda Guglielmo

wiermGuglielmo Borda "Wiérm"

Poeta autodidatta in lingua Piemontese e memoria storica di Bagnolo P.nte

«Adio mont sorzent da le eve.
e ausai al cel; sime inegoaj,
conossuve a chi l'é chërsù tra vojaite
e'mprimuve 'nt la soa
ment, pa meno chë lo sia l'aspet
dij sòi pì famijar; bialòt,
dij cali arcondss el bruid, co
ma 'l son dle vos domèstiche;
vile spantià e bianchëggiante
sël pëndis, come trop ëd fèe
pasturante: adio! Vaire l'è trist ël
pass ëd chi. chërsù tra vojaite,
s'ne slontan-a!»

Avrete riconosciuto il famoso brano dei Promessi Sposi.

Certo, la prosa del Manzoni è di sublime bellezza, ma ciò non vieta il tentativo di riprodurla nella propria lingua.
A Bagnolo ci ha provato un innamorato della cultura e della lingua piemontese, Guglielmo Borda.

Guglie, come tutti lo chiamano, o Vièrm, come lui ama firmarsi, è nato a Bagnolo Piemonte nel 1921 da una famiglia di panettieri, che si tramandavano questo mestiere da cinque generazioni.
Fu appunto per continuare questa tradizione di famiglia che, a undici anni, per la prematura morte del padre, dovette abbandonare la scuola, alla quale tanto ambiva, per dedicarsi al lavoro.
A questo proposito, quando gli si chiede come mai non abbia proseguito gli studi, ironicamente risponde; «Il forno mi ha bruciato i libri».
Ma, nonostante ciò, la sua voglia di sapere non è mai venuta meno.
...Frequentando poi il compianto Dino Fenoglio, gran conoscitore, esperto ed innamorato della lingua piemontese, nacque in lui l'amore per la nostra parlata.
Con Dino collaborò alla stesura del primo libro « Da pare in Fieul » e, nel suo ricordo, scrisse una delle sue più belle poesie: « Ciass per na passa » (« Rintocchi per un trapasso »).
L'amore di Guglie per la lingua piemontese non si ferma alla sola composizione di poesie, ma si spinge alla traduzione di classici, come Prevert, Milton e Dante.
A proposito di quest'ultimo, ha scritto una parodia, tratta dal Padre Nostro della Divina Commedia, dal titolo «A Dionis».

di Mirella e Giancarlo Ferrero

Era uno dei personaggi più caratteristici di Bagnolo Piemonte e, soprattutto, la memoria storica del paese
Chiamato alle armi nel 1942, Guglielmo venne arruolato come Fante nella 2^ Compagnia di Sussistenza a Savigliano ma il 29 marzo 1944; mentre si trovava a casa, venne catturato dai tedeschi durante un rastrellamento e, con altri bagnolesi, condotto prima alle Casermette di Torino e poi deportato in Germania, presso il campo di Karlstadt am Main dove rimase fino all'estate del 1945, quando venne rimpatriato.

 A l'era nassù a Bagneul ël 9 dë stèmber dël 1921 a l'é mòrt ël 26 mars 2013

 

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